“Nonostante continui il silenzio assordante di IKEA rispetto alla protesta dei lavoratori che con l’UGL Terziario sono in sciopero da 9 giorni, ieri sono arrivati riscontri positivi dalla manifestazione a Piazza Montecitorio dove vari esponenti politici hanno voluto ascoltare le istanze dei montatori di cucine e mobili del colosso svedese che chiedono certezze per il proprio futuro”. Cosi’ in una nota Ermenegildo Rossi, segretario UGL di Roma e provincia, che continua: “Nonostante l’indifferenza di IKEA l’UGL continua a lottare per i diritti dei lavoratori della ditta che ha l’appalto per il montaggio dei mobili e cucine della multinazionale svedese con qualsiasi strumento a disposizione. La manifestazione di ieri a Montecitorio in cui ho avuto l’onore di intervenire – continua – e’ stata un successo, con vari esponenti provenienti da tutto il panorama politico che hanno voluto ascoltare le istanze dei rappresentanti sindacali UGL e dei montatori IKEA prendendo impegni seri”

“In un momento in cui l’economia industriale e’ segnata profondamente dal coronavirus e in cui le Istituzioni stanno cercando di trovare soluzioni per la ripartenza e per limitare la perdita di posti di lavoro, e’ inaccettabile – conclude Rossi – che un colosso come IKEA, che come tutte le multinazionali e’ stata favorita negli anni grazie a leggi come il jobs act, voglia licenziare lavoratori non per motivi legati alla pandemia ma solo per scelta industriale, incentivando il montaggio attraverso la piattaforma taskrabbit che non garantisce alcuna credibilita’, sicurezza e tracciabilita’ degli operai”