“Gli impegni del Comune non sono sufficienti”

“Abbiamo accolto con estremo favore il tentativo di esperire la conciliazione a seguito della nostra proclamazione della Prefettura che ha fornito, come di consueto, una prospettiva costruttiva per tentare di dirimere una situazione particolarmente complessa, come quella delle partecipate romane. Malgrado ciò, gli impegni presi in questa sede dall’Assessore alle Partecipate Lemmetti e l’Assessore al Personale De Santis non sono sufficienti a rivedere la decisione di proclamare uno sciopero per il prossimo 25 ottobre”. Così in una nota Mauro Piconi e Valentina Iori, Ugl Roma. “L’indirizzo verso la liquidazione di Roma Metropolitane e la mancata copertura retributiva degli stipendi dei lavoratori di Roma Multiservizi, preannunciata dall’Azienda, sono un indicatore gravissimo dello stato in cui versano le aziende partecipate del Comune: non possiamo tollerare ulteriormente che le gestioni societarie frammentarie ed univoche ricadano sempre e pesantemente solo sui lavoratori e sulle lavoratrici. Abbiamo bisogno di un piano progettuale concreto e ad ampio raggio, che accolga nel suo solco tutte le aziende partecipate ed in appalto del Comune di Roma, salvaguardi i livelli occupazionali e assuma una prospettiva di tenuta generale, così come avevamo espresso nei protocolli sottoscritti ma mai attuati del Comune di Roma. Questo percorso, assolutamente necessario e non rimandabile, deve però necessariamente partire con un atto di buon senso immediato: la garanzia del mantenimento pubblico delle aziende, la revoca della messa in liquidazione della Roma Multiservizi, la copertura totale degli stipendi della Multiservizi”. “Abbiamo aziende che hanno seguito un percorso virtuoso grazie alla collaborazione tra Comune e organizzazioni sindacali, come Atac, a queste dovremmo ispirarci – concludono – per garantire il rilancio di Roma Capitale e dei lavoratori che in essa operano”.