La tassa per traslare una salma fuori dal Comune di Roma ed effettuare le esequie in un altra città “doveva essere abolita da anni e invece è addirittura aumentata”. È quanto afferma in una nota il segretario della Ugl di Roma e Provincia, Ermenegildo Rossi. “L’amministrazione Gualtieri non smette mai di sorprenderci – spiega Rossi -. Purtroppo quasi mai positivamente. L’ultima trovata del sindaco è quella di far cassa anche con i morti. Il trasporto funebre per chi viene seppellito in un altro Comune, cosa molto frequente visto che a Roma i posti nei cimiteri sono un terno al lotto, costerà 192 euro. Una tassa che doveva essere abolita da anni e invece è addirittura aumentata, perché questa giunta lucra anche sui morti. Se questi soldi servissero a tenere in ordine i nostri cimiteri, a dare decoro e servizi, potrebbe anche esser accettata, ma trovandoci di fronte scene di degrado quotidiano, con loculi aperti, chiusure dei cimiteri al minimo soffio di vento, per paura della caduta degli alberi, e una serie di disservizi atavici, ci chiediamo il perché del rincaro di una tassa già ingiusta di suo. A Gualtieri non chiediamo una città migliore, ma una città normale, dove i servizi funzionino senza ricorrere alle denunce dei media. A Roma tutto questo è un sogno, la triste realtà sono tasse e rincari continui a fronte di niente”, conclude Rossi.